Il campionato mondiale MOTO2, corso in Thailandia, a Buriram, sul Chang International Circuit, ha regalato un ottimo nono posto al giovane pilota bergamasco Andrea Locatelli. Un’altra volta nella “top ten”, sperando che ormai sia un’abitudine. E le avvisaglie per una bella gara c’erano tutti, ancor prima della partenza. Infatti, partiva dalla 16^ casella e subito, dopo il primo giro, con un guizzo veramente devastante, aveva già agguantato l’undicesima e poi la decima piazza, stabilendosi in linea di rotta con il gruppetto dei primi. Qui, il suo compagno di team, il riminese Mattia Pasini ci dava dentro, cercando di stare al passo dei vari Bagnaia, Marquez, e Baldassarri, e al tandem della KTM  formato da Binder e Oliveira.

Ebbene, sembrava una gara tutta “BG”, con due piloti del l’Italtrans Racing Team nei primi dieci a battagliare. E così è stato, ma a tutto vantaggio del giovane pilota di Selvino, che con caparbietà ha cercato in tutti i modi di inchiodarsi in quella posizione, mentre per il riminese si è consumata una lenta ed inesorabile discesa verso posizioni di rincalzo. Il tutto facilitato da una serie di cadute (Mir, Fernandes, Schrotter, Marquez, Manzi, Navarro, Odendaal, Baldassarri), che non hanno fatto altro che consolidare le posizioni dei due piloti del team bergamasco.

Per Locatelli è capitato anche di trovarsi il nona posizione, ma poi il sorpasso di Nagashima lo rigettava in decima posizione, finchè, grazie alla caduta di Baldassarri, ecco l’incardinamento in nona posizione, mantenuta stabilmente fino alla linea del traguardo. Per Pasini, invece, una sesta, ma anche mesta, posizione finale, frutto anche nel suo caso di cadute altrui. Comunque, una buona tenuta, in termini di campionato, dove è 8° con 11 punti. Locatelli, invece, è 16° con 41 punti.

A vincere è Francesco Bagnaia, che fa suo il tracciato thailandese di Buriram; secondo il suo compagno di squadra Luca Marini, terzo il portoghese Miguel Oliveira. Quarta posizione per il sudafricano Brad Binder, seguito dal francese Fabio Quartararo, da Mattia Pasini e dallo spagnolo Iker Lecuona. Ottava casella per Nagashima, nono Andrea Locatelli, chiude la “top ten” Simone Corsi.

Per Francesco Bagnaia, in ottica iridata, funziona anche il gioco di squadra, con Luca Marini secondo davanti a Miguel Oliveira, in difficoltà a fine gara per un problema ai freni anteriori (così come il compagno di squadra Brad Binder) e che ora si ritrova a 28 lunghezze di ritardo dal rivale.

La battaglia si decide nei giri finali, quando dopo un continuo battagliare fra i due KTM e Bagnaia, è quest’ultimo ad avere il guizzo giusto, tanto gli basta per involarsi in solitaria sotto la bandiera a scacchi. Come detto, le KTM, ad un certo punto, sembrano soffrire, e Marini non si lascia sfuggire l’occasione, ponendosi in lotta con i due piloti che lo precedono per la zona podio, e li supera entrambi.

E’ festa grande per lo Sky Racing Team VR46. Francesco Bagnaia mette a segno la settima vittoria stagionale (la nona personale in carriera e la numero 800 per quanto concerne i piloti italiani nel Motomondiale), sicuramente tra le più importanti. Infatti, il successo lo proietta a +28 in classifica rispetto a Miguel Oliveira. A quanto pare, il titolo sembra sempre più vicino.