Ora, non lo vedremo più aprire e chiudere la sede del motoclub, e nemmeno organizzare gare, raduni, buffet e cene sociali, o ancora allestire trasferte, prenotazioni di alberghi nelle varie sedi in cui i “suoi” piloti andavano a gareggiare, in Italia come all’estero. La sua sedia, là in sede, è vuota. Mauro Lazzaroni, storico presidente del Motoclub Careter se ne è andato, ci ha lasciato domenica pomeriggio, colpito da un infarto, in seguito ad un improvviso problema respiratorio che lo aveva costretto a recarsi, al mattino, in ospedale. Non ce l’ha fatta.

La sua tempra, che lo aveva sorretto in mille battaglie, sulle piste, nei fettucciati, sulle mulattiere di mezza Europa, stavolta non ce l’ha fatta. A distanza di soli sette mesi va a raggiungere il suo amico di sempre, Adriano Rota Nodari, altro pilastro del Motoclub, che se ne era andato nell’agosto scorso. Che destino. Ora, lascia nel dolore tutta la sua famiglia, soprattutto la moglie Marcella, i parenti e gli amici, i tanti amici che lo conoscevano e lo stimavano, per il suo stile discreto ed elegante, per la sua generosità e disponibilità. Un grande uomo, una bella persona, ma per tutti “il presidente” del Motoclub Careter, quello che più di tutti ha incarnato il senso di appartenenza al Careter. Non per nulla due anni fa il Consiglio Direttivo del Motoclub Careter “Imerio Testori” di Nembro ha insignito Mauro Lazzaroni del titolo di presidente “ad honorem” del sodalizio seriano. E mai titolo è stato così appropriato. Quando si parla di Motoclub Careter, infatti, il pensiero corre subito a Mauro Lazzaroni, che per ben 54 anni ha incarnato la storia del motoclub, fin dalla sua fondazione, ricoprendo tanti incarichi al suo interno, soprattutto organizzativi e logistici, e diventando anche per decenni il suo presidente.

Durante l’allora cerimonia di consegna del titolo, per lui si scelsero queste parole di Montaigne: “Il merito della vita non sta nella quantità dei giorni, ma nell’uso che ne facciamo di essi”. Ebbene, questo è stato Mauro Lazzaroni.

Come tutti gli appassionati bergamaschi di motociclismo sanno, il Motoclub Careter è stato fondato il 28 maggio del ’64. Merito di un gruppo di amici, appassionati di due ruote, che già da qualche mese si ritrovavano al Caffè Centrale, per raccontare ed esaltare le loro gesta motoristiche. Quei fondatori, “pionieri” del MC Careter, rispondevano ai nomi di Marino Foini, Pasquale Carrara, Alcide Beretta, Silvio Maffeis, Franco Fissore, Cesare Spiranelli, Alessandro Pezzotta e Giuseppe Pezzotta, compianto presidente, che fu il “timoniere” del MC Careter di Nembro per 26 anni, alternandosi con Luciano Degli Antoni. Ma, subito, a sostegno dei primi soci, ecco sopraggiungere un gruppo di altri prodi appassionati di motociclismo, che presero per mano il MC Careter, facendogli fare un importante salto di qualità nel mondo delle due ruote, in particolare artigliate: Pietro Gatti, Adriano Rota Nodari, Elio Re, Bruno Piazzalunga e appunto Maurizio Lazzaroni. Sono loro, con in testa il “Mauro” Lazzaroni, che hanno avviato concretamente l’avventura del MC Careter, portandola ai risultati che oggi tutti conosciamo.

Tante stagioni agonistiche in prima fila, protagonista del ricco palmares che contraddistingue in Bergamasca, ma anche in Italia, il MC Careter di Nembro. E’ con Mauro che il Moto Club Careter risultò primo, come squadra di club, alla “Sei Giorni Internazionale” di Zeltweg, in Austria, nel 1976, valevole come campionato mondiale. Per quello stupendo risultato, al sodalizio seriano venne assegnato il Premio CONI.

Tanti i giovani piloti che vide indossare le mitiche maglie giallo-verdi del Motoclub Italia Careter, impegnate soprattutto nella moto-regolarità, e con qualche partecipazione nel cross. Ma è nel ’92, quando il sodalizio nembrese torna Motoclub Careter, con sede presso il Bar Roma prima e presso la Casa della Comunità poi, che l’impegno di Mauro Lazzaroni iniziò ad aumentare in modo esponenziale. Cambiano gli obiettivi, come pure gli scenari: tanto motocross, ancora enduro, senza dimenticare la moto-velocità e il trial. Si alternano i dirigenti, gli affiliati, i piloti, i sostenitori, ma Mauro Lazzaroni era sempre là, dietro alla sua scrivania, continuando ad incalzare, non mollando mai il suo impegno: il Motoclub Careter era per lui una fede, ci credeva fino in fondo, era la sua vita. Affiancò altri presidenti che si alternarono nel Consiglio Direttivo, ma anche se l’età avanzava implacabile Mauro Lazzaroni c’era. C’era sempre. Logico, quindi, per il suo grande impegno profuso in oltre mezzo secolo di storia del Motoclub Careter, insignirlo del titolo di presidente “ad honorem”. Chi più di lui poteva ricevere questa onorificenza?

Ora, Mauro Lazzaroni se ne è andato, aveva 85 anni, e con lui se ne va un “gigante” della storia del Motoclub Careter. Grazie Mauro.

I funerali di Mauro Lazzaroni si svolgeranno mercoledì 26 febbraio, alle 15, presso la chiesa plebana di Nembro. La camera ardente è allestita presso la Casa del Commiato di Albino.

 

Nembro, 24 febbraio 2020