L’annuncio era arrivato lo scorso ottobre, nel GP del Qatar, il 33enne pilota britannico Leon Camier è il nuovo alfiere del Barni Racing Team di Calvenzano (BG) per il mondiale Superbike 2020. Lo spilungone della terra di Albione guiderà la Ducati Panigale V4 R, in quella che è la sua sesta apparizione nel World Superbike, con il chiaro obiettivo di ambire molto in alto. Imperativo: per pilota e squadra è l’anno del salto di qualità.

Salendo sulla Ducati Barni l’ex-campione del British Superbike ha finalmente il potenziale per cancellare anni di “avrei potuto ma non posso”… Colpa dei tanti infortuni patiti. Pur essendo approdato in Superbike nell’ormai lontano 2010, infatti, Leon ha guidato una moto vincente soltanto nel biennio 2010-2011, in Aprilia. Ma era troppo acerbo per pensare di impensierire il compagno di squadra Max Biaggi. Gli ultimi sei campionati con MV Agusta e Honda sono stati una sofferenza. Troppi gli infortuni e i forfait alle gare. Adesso con la V4R cambia tutto: pur in una squadra satellite come il Barni Racing Team, Leon Camier avrà una dotazione in linea con quella dei piloti ufficiali Scott Redding e Chaz Davies. Sarà in pratica la terza punta dell’Armata Rossa di Borgo Panigale. Parola di Paolo Ciabatti, numero uno della gestione sportiva dell’azienda bolognese. L’unica differenza saranno le sospensione Showa, mentre gli “ufficiali” hanno in dotazione le Ohlins.

Felice Marco Barnabò, titolare della squadra di Calvenzano: “Per noi sarà la stagione più importante di sempre, l’arrivo di Leon Camierci sta dando una carica incredibile. E’ stata una scelta molto facile: ad un team satellite come il nostro non capita spesso di poter ambire ad un pilota di questo calibro…. Siamo convinti di poterlo mettere in continuità nel gruppo dei piloti che si giocano il podio, fin dalla prima gara. La vittoria? Sarebbe un sogno, e non credo che sia un obiettivo irraggiungibile…”. 

Lunga la carriera di Leon Camier. Il suo debutto è nel World Superbike, come wildcard, a Donington Park, nel 2009, con il Team GSE Racing su una Yamaha; è tra i primi sei alla sua seconda gara, prima di diventare campione BSB l’anno dopo. Ha raggiunto la griglia del mondiale Superbike nella stagione successiva, come pilota ufficiale Aprilia in squadra con Max Biaggi. È salito sul podio per tre volte, poi si è infortunato ad un polso in Germania ed è stato costretto a saltare la parte finale della stagione, chiudendo l’annata in 12^ posizione. È rimasto con Aprilia anche nel 2011, portando a casa quattro podi, tre prime file e un giro veloce, che lo hanno fatto chiudere al 7° posto della graduatoria, il suo miglior risultato.

Nel 2012 e nel 2013 ha fatto parte del Team Voltcom Crescent Suzuki e, anche se in due anni ha subìto molti infortuni, è riuscito comunque a salire sul podio in due occasioni, partendo entrambe le volte dalla settima posizione. Nel 2014 è stato chiamato per sostituire alcuni piloti e i risultati raggiunti lo hanno portato nel 2015 sulla MV Agusta, in cui è rimasto per tre anni. Nel 2018 ha accettato la sfida di Honda nel WorldSBK ed ha chiuso al quarto posto in Thailandia, oltre ad altri 11 risultati tra i primi dieci, nonostante un brutto infortunio dovuto alla caduta rimediata al MotorLand Aragon. Nel 2019 è rimasto con la Casa giapponese, ma anche questa stagione lo ha visto protagonista di infortuni. Ora, però, il 33enne è pronto per tenere alti i colori del Barni Racing Team nel 2020 e a mettere fine ai suoi sei lunghi anni di assenza dal podio.

E c’è di più. Pur avendo disputato ben 223 gare mondiali, Leon Camier non ha ancora mai vinto in Superbike. Anche per il Team Barni Racing sarebbe la prima volta. Sia Leon Camier sia il team bergamasco hanno una gran fame. Il team “made in Bergamo”, infatti, è stato tre volte vicecampione nella FIM European Superstock 1000 Cup e poi vincitore del titolo con Leandro Mercado nel 2014. Con il pilota argentino il Barni Racing Team si è issato nel mondiale Superbike, raggiungendo anche un sesto posto come miglior risultato prima dell’arrivo nel 2016 di Xavi Fores che li ha portati per la prima volta sul podio e anche in testa a diverse gare; nel 2017 e nel 2018 hanno chiuso in settima posizione.

Nel 2019 l’esperienza con il giovane italiano Michael Ruben Rinaldi, con il miglior risultato di un quarto posto al traguardo a Jerez. Dopo il lavoro fatto con piloti come Fores, Michele Pirro e Danilo Petrucci, il Barni Racing Team si dichiara pronto per tornare al successo nel 2020 con Leon Camier. Vedremo.

Il Team Barni è stato presente il 14 novembre nel “winter test” di Aragon. Qui, purtroppo, Leon Camier è caduto; ma la spalla sinistra, già infortunatasi ad Imola, nel maggio scorso, non ha subìto ulteriori danni nella scivolata (in quell’occasione, erano saltati alcuni legamenti e, dopo aver atteso oltre due mesi che si saldassero da soli, Leon aveva deciso di sottoporsi ad un intervento di ricostruzione a luglio; era rientrato in pista soltanto a fine settembre a Magny Cours, per concludere la seconda stagione con la Honda, che non gli ha dato soddisfazioni). I controlli medici hanno riportato soltanto uno stiramento, tanto che l’ex-campione BSB aveva l’intenzione di tornare in circuito per riprendere i collaudi. Invece, è stato dissuaso, per non pregiudicare la condizione fisica. Saltati, quindi, i test di Jerez, a fine novembre.

Sorpresa, il 24 dicembre Leon Camier è stato operato alla spalla sinistra, quella infortunata durante i test sul circuito di Aragon lo scorso novembre. Sebbene i medici avessero inizialmente indicato che non sarebbe stata necessaria alcuna operazione, in seguito – per garantire un pieno e più veloce recupero – gli esami clinici hanno suggerito un intervento chirurgico. Il pilota e la squadra hanno così deciso di intervenire rapidamente utilizzando il periodo invernale per riparare i due tendini lesionati nella caduta e stabilizzare la spalla.
L’operazione è stata eseguita con successo a Barcellona dal dottor Fernando Santana. Ora, è in fase di riabilitazione, con l’obiettivo di essere pronto per la prima gara del mondiale Superbike 2020, a Phillip Island, nel weekend fra il 28 febbraio e il 1° marzo.