Dal 24 luglio al 31 ottobre, al “Museo della Valle”, a Zogno, in Val Brembana, e a Palazzo Polli Stoppani, in Città Alta, a Bergamo, è organizzata la mostra “Moto Rumi. L’arte della velocità”, prima esposizione completa dei modelli prodotti dalla storica azienda bergamasca dal 1950 al 1962.

Un evento importante, in grado sicuramente di intercettare tanti amanti del motociclismo, e di incuriosire tantissime persone, per vedere in mostra il mitico bicilindrico bergamasco degli anni ’50 e l’intera produzione storica del prestigioso marchio Rumi.

Il progetto, pensato e sostenuto dalla Fondazione Polli Stoppani, ha il chiaro obiettivo di essere non solo un evento culturale, ma anche di intrattenimento e, perché no, dalle valenze turistiche e didattiche, raccontando una storia entusiasmante di “ripartenza” e “rinascita” industriale che dopo la Seconda Guerra Mondiale ha caratterizzato gli anni ‘50 del secolo scorso.

Grazie al prezioso contributo di collezionisti e appassionati, insieme ai discendenti dell’imprenditore Donnino Rumi, per la prima volta saranno esposti al pubblico i modelli storici usciti dallo stabilimento di via Moroni, a Bergamo, fra il 1950 ed il 1962, oggi come allora apprezzati per il rivoluzionario motore bicilindrico, garanzia di prestazioni eccellenti in gara e in strada.

È una mostra, ma è soprattutto una storia, quella di un marchio conosciuto forse più all’estero che in Italia. In mostra quasi tutti i modelli di motociclette Rumi: alcuni in esposizione in Città Alta, accanto ai capolavori della pittura medievale italiana conservati nella pinacoteca del Palazzo Polli Stoppani, altri al Museo della Valle, di proprietà della Fondazione Polli Stoppani, il cui presidente Francesco Gavazzeni ha dichiarato nella presentazione della mostra che “ha bisogno di ritrovare, insieme alla ristrutturazione già in atto, vitalità e visitatori nuovi”.

Sarà un’occasione rara, per gli appassionati di motori, per vedere dal vivo modelli ormai spariti da tempo dalla circolazione: in mostra ci saranno le sagome aerodinamiche dei serbatoi e le carenature futuristiche dello Scoiattolo e del Formichino, ma anche il primissimo modello, la Turismo a tre marce, il Gobbetto, la Rumi Junior, lo storico motocarro a tre ruote, il go kart e tutti gli altri modelli (compreso un motore originale) sfornati nel corso degli anni ’50 dall’azienda di Donnino Rumi, che ai tempi arrivò ad avere 1.500 dipendenti.

Accanto a questi, anche tre esemplari dei modelli da gara della squadra corse fondata alla fine degli anni ’90 da Stefano Rumi, figlio di Donnino, per partecipare al Campionato 125 cc.

Ideatore e curatore della mostra è Giovanni Valagussa, storico dell’arte e conservatore dell’Accademia Carrara.

 

Disponibile anche il catalogo fotografico, di 130 pagine a colori, nelle quali saranno raccontati tutti i modelli Rumi, oggi conservati solo all’interno di collezioni private. La mostra sarà aperta dal 24 luglio, tutti i giorni al Museo della Valle, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 (escluso il lunedì); e a Palazzo Polli Stoppani, in via San Giacomo, a Bergamo. Per aperture e prenotazioni, è necessario consultare il sito www.museodellavalle.it/rumi).