Grande attesa per “l’armata” italiana nel motomondiale, che quest’anno presenta al via anche il 21enne Andrea Locatelli, di Selvino, portacolori del Team Italtrans Racing, impegnato con la sua Kalex nella categoria intermedia, la Moto2.

Mancano davvero poche ore alla bandiera a scacchi, che da Losail, in Qatar, darà il via al Campionato del Mondo Moto2. E tra i piloti che si daranno battaglia nei 18 GP della 600cc più famosa c’è Andrea Locatelli, il giovane rookie bergamasco che, dopo una bella stagione in Moto3 alle spalle, la quarta, a fine 2016 ha scelto i colori del Team Italtrans Racing. Un passo importante, per una delle migliori leve del motociclismo italiano nelle competizioni iridate.

Il primo contatto con la nuova categoria è stato buono. E, prima di scendere in pista a Losail, ecco che parla a ruota libera del suo inizio di stagione, dei test di precampionato, delle prove di Jerez de la Frontera.

“La Moto2 è sempre stata la classe dove volevo arrivare il prima possibile” – spiega Andrea Locatelli – La Moto3 era per me diventata troppo piccola, per via del peso, e pertanto volevo poter passare in Moto2 il prima possibile; grazie ai buoni risultati ottenuti la passata stagione mi si è aperta la porta di Italtrans, squadra della mia terra e uno dei top team della categoria. Bene, ci sono riuscito”.

Un giovane pilota bergamasco in un team bergamasco, un binomio che ora muove i passi nella competizione motociclistica più seguita al mondo. L’ex numero 55, oggi 5, e in sella ad una Kalex, descrive come è cominciata questa avventura. “Ricordo ancora quando il mio manager (Yuri Danesi, ndr) mi ha chiamato per dirmi che dovevamo andare a parlare con i proprietari del team; per me è stato un sogno”.

Anche perché era proprio quello che voleva Locatelli. “Era il 2014, l’anno in cui ho debuttato nel motomondiale – prosegue Locatelli – Fui invitato da SKY a commentare le prove della Moto2; e, alla domanda su quale era il mio sogno da debuttante, risposi che era quello di correre in quella categoria con Italtrans, perché, appunto, era la squadra della mia terra”.

Ed ora un commento sull’approccio alla nuova categoria: “Mi ha colpito molto il fatto che con questa moto posso davvero guidare come voglio, senza dover sacrificare lo stile, come dovevo fare in Moto3 per via della statura – sottolinea Locatelli – La moto ti permette di andar forte da solo, senza dover trovare la scia o il gruppo, che tra le altre cose non è mai stato il mio forte; a me piace spingere senza riferimenti”.

“Ma attenti, non dimentichiamo che Andrea è un rookie, un fresco debuttante il Moto2 – spiega il manager Yuri Danesi – In questa classe ci sono tanti piloti con esperienza, gente che corre in Moto2 da cinque o sei anni; all’inizio, certamente pagheremo un po’ di inesperienza, ma da metà stagione in poi credo che Andrea possa raggiungere buoni piazzamenti. Ovviamente, se questi arriveranno prima, tanto meglio. Intanto, siamo partiti, l’avventura è lunga, ma le motivazioni sono forti: è reduce, lo scorso anno, da un ottimo nono posto nella Moto3, frutto anche di due secondi posti, in Germania e Australia, e vuol far bene, per non deludere chi ha riposto fiducia in lui”

Dunque, in questa stagione 2017, quale sarà il ruolo del “Loka”? “Non mi pongo un obiettivo, se non quello di fare esperienza e crescere gara per gara – prosegue Andrea Locatelli – Sono certo che potremo già toglierci delle buone soddisfazioni, la mia squadra mi sta aiutando molto. Il Team Italtrans Racing ha creduto in me, mi ha voluto e dato un contratto pluriennale ed io voglio ripagarli al meglio”.

 

T.P.