È Pasqua anche ai tempi del Coronavirus. Sarà una festa strana, con i riti della Settimana Santa seguiti solo attraverso i mass media, senza pranzi con amici e parenti, che tutt’al più potremo vedere in videochiamata, senza gite fuoriporta… Per molti, purtroppo, sarà anche una Pasqua triste per i recenti lutti, una vera Pasqua di passione in attesa di risorgere e riprendere la nostra vita.

Lo spirito della festa è tuttavia nell’aria, complice la calda luce di aprile, mai così beffardamente splendida. Tutti sentiamo il bisogno di un momento di tregua, di un sogno di pace. Ne è una prova il fatto che si moltiplichino le iniziative di solidarietà, dal Nord al Sud dell’Italia.

Ed è vero, gruppi di motociclisti, case motociclistiche, negozi e concessionari, motoclub, federazioni, tutti gli amanti delle due ruote si sono messi in strada per dare una mano in questo periodo, deflagrato dal Coronavirus. Ecco, qualche esempio:

A Perugia, in Umbria, i motociclisti sono “angeli in moto”, perché consegnano farmaci a domicilio, a chi non può uscire da casa. E quelli del Motoincontro Fabio Celaia, insieme al MotoClub Vigili del Fuoco delle sezioni di Perugia e Terni e l’Aism, l’associazione malati di sclerosi multipla, portano la spesa a casa.

La campagna “Motociclisti per l’ossigeno”, lanciata da Moto.it, ha superato i 20.000 euro, impiegati per l’acquisto di 27 concentratori di ossigeno destinati ai Comuni della Media Val Seriana. I macchinari possono essere usati per le terapie domestiche, nei casi in cui non siano immediatamente reperibili le bombole.

Il motociclista chivassese Francesco Bagnaia e il Pecco Fan Club di Chivasso sono scesi in pista contro il coronavirus avviando una raccolta fondi destinata alla “Città della Salute” di Torino, soldi che vengono utilizzati per i reparti di terapia intensiva degli ospedali. Un’iniziativa voluta fortemente da “Pecco”, il motociclista che nella stagione 2018 si è laureato campione del mondo in Moto 2 con la Sky Racing Team VR46 e ora corre in MotoGp con i colori della Ducati Pramac Racing.

E per dare sostegno agli sforzi anti-Covid-19 di medici, infermieri e personale ospedaliero del “Santa Maria della Misericordia”, i biker di Perugia li salutano con uno striscione: “Grazie eroi. I Bikers di Perugia”.
La solidarietà targata Reggio Emilia è quella di Eros Motor Yamaha: il negozio di via Del Quaresimo è chiuso, come tutte le attività commerciali non necessarie, ma ai fratelli Airis, Boris e Denis Magnanini e alla loro mamma è venuta un’idea perdare una mano a chi la sta dando a tutto il territorio: hanno deciso di mettere a disposizione gratuitamente la propria gamma di scooter e moto “Demo Bike”, e anche il parco usato, per tutti quei medici, infermieri e volontari che per forza di cose dovranno spostarsi in questo periodo di emergenza e che ne avranno bisogno. 

Mandello del Lario, poi, contribuisce alla raccolta fondi per gli ospedali lecchesi: solidarietà dall’amministrazione comunale (5.000 euro), dal Comitato Motoraduno Internazionale (3.000 euro) e dal Moto Club Carlo Guzzi (2000 euro).

Ma tante altre sono le iniziative di solidarietà che vedono protagonisti i motociclisti. Del resto, solo con il senso di comunità e di responsabilità condivisa si potrà superare questo tragico momento e farci forza l’uno con l’altro, senza che nessuno rimanga indietro o da solo.

E ora un pensiero di Vaclav Havel, drammaturgo e poeta ceco: “La speranza non è per nulla uguale all’ottimismo. Non è la convinzione che una cosa andrà a finire bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso indipendentemente da come andrà a finire”.

Un grazie, per l’incipit, al quotidiano di Cuneo targatocn.it