Siamo in Gara 2, a Laguna Seca, in California (USA), con il Campionato del mondo SBK. E per gli sportivi bergamaschi, che amano la velocità, è stato un round ancora positivo. Il loro rappresentante di punta, il pilota spagnolo Xavi Fores, portacolori del Team Barni Racing di Marco Barnabò, ha dimostrato di aver superato quel periodo di appannamento che lo aveva caratterizzato a Donington e, in parte, a Brno. Infatti, è ritornato sui suoi livelli. E così, dopo aver ritrovato la luce della continuità in gara 1, con un bel sesto posto, si è ripetuto anche in Gara 6, spuntando un altro sesto posto, che sa di ritrovata affidabilità con la moto e di ritrovata fiducia nelle sue qualità.

Siamo contenti, perché è in questa posizione che vogliamo vedere Fores; beh, magari con qualche puntatina più in alto, sul podio, che peraltro già ben conosce, per averlo calcato già tre volte, nelle prime tre uscite stagionali (una piazza d’onore e due terzi posti).

Il pilota del Team Barni Racing è stato bravo a tenere un ritmo costante e regolare, a non commettere errori. Così, oltre a guadagnare una buona sesta posizione, la nota di merito per Xavi Fores è che è stato ancora una volta primo dei “privati”, o come dicono ora “indipendenti”. E non è male.

Così si era espresso dopo Gara 1 il principal manager Marco Barnabò: “Vedere Xavi lottare di nuovo con Sykes, Melandri, Van der Mark e con i team ufficiali è stata la gioia più grande di questa gara. Ci serviva una prestazione così per ritrovare morale e sicurezze che sembravamo aver smarrito. Per questo voglio ringraziare la squadra che è sempre rimasta unita e il pilota che oggi ha messo in mostra le sue qualità”.

Andiamo, ora, a vedere la cronaca di Gara 2.

Vittoria, quindi doppietta californiana, per Jonathan Rea, che vince la sua 62^ gara in carriera e l’8^ di questo campionato 2018 (su sedici disputate). E lo fa in maniera chiara e netta, dimostrando una prova di forza esagerata. Se in Gara 1 Johnny aveva dominato, in Gara 2 ha surclassato i suoi avversari, peraltro su di una pista dove non è facile sorpassare. Invece, ha impiegato soltanto sette giri per arrivare alle spalle del fuggitivo Laverty, per poi superarlo ed iniziare la sua cavalcata solitaria, verso una doppietta che dimostra che il suo quarto titolo mondiale consecutivo è vicinissimo: un ennesimo record per il pilota nord-irlandese.

Secondo Chaz Davies, che si conferma l’unico pilota in grado di reggere la corsa di Rea, ovviamente non di batterlo! E terzo Eugene Laverty, pilota del team Milwaukee, che ha portato sul podio una rediviva Aprilia, la RSV4: un miracolo, non succedeva dal 18 settembre 2016 quando Alex De Angelis salì sul secondo gradino del podio in Gara 2 al Lausitzring. A seguire, le due Yamaha di Lowes e VdMark, che hanno confermato la raggiunta competitività della R1 che è ormai veloce su tutte le piste.

Alle spalle della coppia della casa dei tre diapason, ecco la coppia tutta spagnola, composta da Fores e Torres: il primo con la Ducati Panigale e il secondo con la MV F4. Ottava posizione per un irriconoscibile Tom Sykes.

Davanti al suo pubblico Gagne conquista il suo miglior risultato da quando corre in Superbike, nono, davanti a Baz.