Campionato del mondo SBK, a Laguna Seca, in California. Ottavo appuntamento del circuito iridato. Gli occhi degli sportivi bergamaschi sono tutti per il pilota spagnolo Xavi Fores, portacolori del Team Barni Racing di Marco Barnabò. E’ proprio vero: occhi puntati, con grande attenzione, anche per vedere se il momentaccio che aveva afflitto Fores era passato o meno. E, a quanto pare, per come sono andate le cose in Gara 1 nella gara californiana, sembra che si sia rintracciata la luce in fondo al tunnel e che i problemi che lo avevano accompagnato a Donington Park, in Gran Bretagna (doppio ritiro), e a Brno, in Repubblica Ceca (14° e 5° posto), siano soltanto un brutto ricordo, da mettere in archivio.

Certo, siamo stati abituati troppo bene ad inizio stagione, e vedere i tentennamenti in quelle due gare sembrava tutti strano. Fortunatamente è arrivato il quinto posto di Gara 2 a, a Brno, a rimettere le cose in carreggiata. Una posizione che ben si addice a Fores, almeno stando alle prove offerte dagli altri piloti del circus. E se, alla fine, in Gara 1, a Laguna Seca, il tabellino ha fatto vedere un sesto posto finale, ben venga; non siamo ancora ai podi conquistati ad inizio stagione, ma si sta ritrovando pian piano una certa affidabilità. Se proprio vogliamo guardare il pelo nell’uovo, era più nelle corde di Fores il quinto posto, ma Melandri stavolta ha rotto le uova nel paniere. Vedremo in Gara 2.

Andiamo, ora, a vedere la cronaca di Gara 1.
A vincere è stato Jonathan Rea. Dopo aver chiuso in testa tutti i turni di prova ed essersi qualificato al terzo posto in Superpole, il tre volte campione del mondo, pur trovando sulla sua strada un Davies molto determinato e galvanizzato dalla pole position, ha abbassato la testa e ha vinto alla grande, come solo lui sa fare.

Le speranze di vittoria di Chaz sono crollate al settimo giro, quando la sua Panigale ha sbandato all’ingresso del “cavatappi”; Rea lo ha infilato, prendendo il volo, e imponendo poi un ritmo fortissimo al quale Davies non è poi riuscito a replicare. Siamo al settimo successo della stagione, il terzo in carriera sul circuito di Laguna Seca. Ora, Rea guarda dall’alto la classifica generale con 295 punti, 70 in più del driver della Casa di Borgo Panigale, peraltro con undici gare ancora da disputare.
Terzo gradino del podio per Alex Lowes, che ha preceduto Eugene Laverty, autore di un’ottima gara con l’Aprilia del team Milwaukee. Inizialmente anche l’altra RSV4, quella di Lorenzo Savadori, stazionava nelle prime posizioni, ma al termine del secondo giro, nella curva che immette sul rettilineo d’arrivo, scivolava, mandando all’aria le sue chance. Savadori risaliva in moto e ripartiva, ma pochi giri dopo scivolava ancora; rientrava in gara, ma chiudeva 14°.

Laverty, invece, non ha commesso errori ed ha terminato a due soli secondi da Lowes. Melandri ha ottenuto il quinto posto dopo una gara perlomeno strana. Partito dalla quarta fila, il ravennate era ottavo al termine del primo giro, ma in seguito restava in settima posizione sino al 17° passaggio, quando riusciva a trasformare una gara anonima in una rimonta che lo portava a superare prima Sykes e poi Fores, per chiudere al quinto posto.

Xavi Fores, come detto, è stato autore di una buona prestazione, che sembra porre la parola fine al suo momento buio: primo dei piloti “indipendenti” e in progressivo recupero.

Ordine d’arrivo Gara 1 del GP Usa del Mondiale Superbike, sul circuito di Laguna Seca.
1) Jonathan Rea (GBR) Kawasaki Racing
2) Chaz Davies (GBR) Aruba.it Ducati
3) Alex Lowes (GBR) Pata Yamaha
4) Eugene Laverty (IRL) Milwaukee Aprilia
5) Marco Melandri (ITA) Aruba.it Ducati
6) Xavi Fores (ESP) Barni Racing
7) Tom Sykes (GBR) Kawasaki
8) Michael Van Der Mark (NED) Pata Yamaha
9) Jordi Torres (ESP) MV Agusta
10) Jake Gagne (USA) Red Bull Honda