Coronavirus, niente sarà più come prima: ben presto avremo imparato la lezione. E’ quasi due mesi che siamo in casa, almeno qui in Lombardia. E dopo l’iniziale smarrimento, complice il forzato isolamento imposto dai decreti governativi, chi può ha ripreso a lavorare, sperimentando strumenti nuovi e definendo nuove routine. Un po’ alla volta si sta rialzando la testa, sempre nei limiti e nel rispetto delle regole che sono in essere; e il primo argomento di discussione, oltre al solito maledetto virus, ai possibili farmaci per debellarlo, e al vaccino in divenire, è: “non sarà più come prima”.

Nulla sarà più come prima, pensiamo, almeno fino alla prossima estate. E anche il motociclismo lo ha capito. Non solo quello dei piani alti, parlo di campionati nazionali, continentali e mondiali delle varie discipline, fino alla MotoGP e oltre; ma anche nei tornei regionali, dei vari trofei monomarca e dei motoraduni amatoriali. Tutto è fermo. O meglio, sembra fermo, perché dentro i garage degli iscritti ai vari motoclub della penisola qualcosa sta covando. Certo, siamo stati proiettati, peggio, lanciati malamente nel futuro e non potremo tornare indietro come fanno in “Ritorno al futuro” Marty McFly e Emmett ”Doc” Brown sulla fantastica DeLorean. Ma fra un’accensione qua e là, per vedere se la moto funziona, un’ingrassatura e una pulitina dalla polvere della livrea, i motociclisti sono in punta, pronti a ripartire, se le condizioni lo permetteranno. Gli scambi di e-mail non si contano, le telefonate e i messaggi whatsapp nemmeno, anche i consigli direttivi dei vari motoclub stanno fremendo, ipotizzando ripartenze a breve, almeno per l’estate, tanto da salvare la stagione, in qualche modo.

Basterebbe la possibilità di un motoincontro, un motoraduno fra amici, una festa delle due ruote, per sbeffeggiare questo coronavirus, che ci ha deflagrato tutta la nostra routine motociclistica. Così, il Motoclub Bergamo, il più grande d’Italia per numero di iscritti, seppur inchiodato in garage, proprio nell’area in cui il coronavirus ha colpito con più crudeltà, apre ad una festa dei motori. Sì, se ci saranno le condizioni, se si potrà ripartire e uscire per strada, il Motoclub Bergamo ha pensato ad una “tre giorni” a due ruote, da svolgersi verso la fine di agosto: una “motor fest”, fra agonismo, esibizioni, motopalio delle sezioni, musica e ristorazione.

Per ora è solo un’idea, e magari rimarrà tale. Ma perché non sperare, non costa nulla. Intanto, perché non cerchiare di rosso sul calendario l’ultima settima di agosto? Chissà che quest’idea non possa tramutarsi in realtà.

Intanto, quello che è certo è che il Motoclub Bergamo, per via dei divieti imposti dalla situazione emergenziale, non ha potuto chiamare a raccolta i suoi soci per l’annuale assemblea, prevista nel mese di aprile. Nessun problema, lo staff direttivo è al lavoro per predisporre nel mese di maggio un’assemblea in video conferenza: certamente ricco l’ordine del giorno, che tratterà vari aspetti della vita associativa.