Come è ormai tradizione, agosto a Bergamo vuol dire enduro. Sì, il mitico “Enduro di Gorle”, altrimenti detto “Enduro solidale” o “Enduro Alpini”. Nell’ambito della “Sagra degli Alpini”, sabato 26 agosto andrà in scena, presso il centro sportivo di via Roma, il “Mundialito” di enduro, una sfida estiva fra enduristi, che da alcuni anni si sta impreziosendo della partecipazione dei più titolati campioni di enduro nazionali e internazionali.

Certo, l’imminenza della “Sei Giorni Internazionale” di enduro, in partenza lunedì 28, in Francia, toglierà dalla griglia di partenza numerosi piloti di livello, ma le emozioni non mancheranno, perché il “Mundialito” di enduro è uno degli appuntamenti più apprezzati nel panorama nazionale della specialità: un incontro fra piloti, ma soprattutto fra amici, richiamati a Gorle dal grande Giovanni Sala, sei volte campione del mondo di enduro e padrone di casa (Gorle è il suo paese natale), per una gara dalla chiara valenza benefica. Il ricavato della manifestazione (iscrizioni, offerte e sponsor), infatti, andrà alla missione “Project Feminin” di Atar, in Mauritania, guidata dalla suora cilena Isolina. La missione si occupa di dare vitto e alloggio a ragazze e giovani donne che si trovano in stato di grave necessità, cura la loro formazione scolastica e quella dei figli.

In cabina di regia, oltre al super-campione “Giò” Sala, il gruppo alpini di Gorle, il Motoclub Chieve, l’Off Road Bérghem e il “Gio Sala supporters”. Non manca, poi, l’appoggio di KTM Italia.

Il clou della manifestazione è nel pomeriggio: a darsi battaglia saranno i top driver dell’enduro continentale, nazionale e regionale; previste inoltre esibizioni di freestyle, gare per moto d’epoca, sfide fra moto bicilindriche, minienduro, minicross, sidecarcross e quad.

In campo enduristico, nell’edizione 2016 vinse lo stezzanese Rudy Moroni, dopo un fantastico duello con Thomas Oldrati e Mirko Gritti. A Oldrati andò anche lo spettacolare “Taramelli Show”. Le finali riservate alle moto d’epoca videro vincitori Luca Murer e Mario Zanetti, che hanno preceduto Maurizio Cecconi e Tiziano Pozzi. Nella sfida tra le moto bicilindriche si impose Maurizio Cecconi, in sella alla BMW G/S di fine anni ’70, che ebbe la meglio su Massimo Doretto (BMW GS, ma moderna) e Max Fignani. Enzo Barbetta, poi, vinse tra i quad, precedendo Gianlucio Ferrari e Tommaso Nesi. Mentre la gara di sidercarcross fu dominata da Pozzi e Marco Ceresa, che batterono gli equipaggi composti da Maurizio Mattoni e Giada Corsini, e Zeno Compalati e Fabrizio Pedroni.

Da segnalare che lo scorso anno si corse anche la prima edizione del “Memorial Nicola Arizzi”, dedicato al giovane pilota morto durante una tappa del Trofeo KTM. I piloti dell’Off Road Berghem hanno corso su tre giri: il primo assoluto fu Alessandro De Vecchi.