Eisenerz, Austria, 18 giugno 2017. E’ Alfredo Gomez, pilota KTM, ad aggiudicarsi l’edizione 2017 dell’Elzberg Rodeo Red Bull Hare Scramble. Dopo un’estenuante corsa di 2 ore e 17 minuti, e dopo 25 punti di controllo, Alfredo Gomez, che lo scorso anno aveva conquistato il terzo posto, ha fatto suo uno dei più duri “hard enduro” del mondo. Secondo il 42enne inglese Graham Jarvis, pilota del Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing, a poco più di tre minuti dal vincitore, già vincitore dell’edizione 2016, e terzo l’americano Cody Webb, secondo lo scorso anno.

Come sanno gli appassionati, è una gara di enduro estremo che si svolge fin dal 1955 sull’omonima montagna austriaca situata nel Comune di Eisenerz e che ogni anno raduna oltre 2.000 motociclisti provenienti da tutto il mondo. Considerata una delle gare di enduro più massacranti e difficili del pianeta, anche in questa ultima edizione non è stata da meno.

Bella la vittoria di Gomez, ma andiamo a vedere la gara del “nostro” Jarvis, che a 42 anni suonati ha disputato sul “gigante di ferro” un’altra incredibile gara.

Dopo un avvio prudente, è costretto a superare un numero sterminato di altri piloti che lo avevano sopravanzato nelle prime parti del tracciato, polverose e veloci; non appena il percorso è entrato nella parte più tecnica, Jarvis si è fatto largo verso la testa della gara, purtroppo tardi per lottare per la vittoria. Mostrandosi ancora una volta uno dei migliori interpreti dell’ErzbergRodeo, Jarvis ha realizzato uno dei suoi tipici avvii prudenti, per poi aumentare la velocità via via che l’implacabile terreno dell’Erzberg si faceva più impegnativo. Guadagnando terreno sui suoi rivali nel tratto denominato Karl’s Dinner, il veterano inglese si è fatto largo verso la testa della corsa, superando tutti gli altri piloti tranne uno. Arrivato a poco più di tre minuti da Gomez, Jarvis ha ottenuto un meritato secondo posto.

Graham Jarvis: Sono contento della seconda piazza. Tanto di cappello ad Alfredo, è stato fortissimo, ha corso una grande gara e non sono riuscito ad avvicinarmi a lui abbastanza alla svelta. Non sono partito bene, e poi ho perso cinque o sei posizioni quando ho sbagliato su una delle salite; sono rimasto indietro nelle strette sezioni alberate, e ho dovuto lottare per risalire. Ma nella seconda parte della gara mi sono sentito meglio. Ho spinto nella Karl’s Dinner e ho recuperato del tempo. A quel punto ho ritrovato un po‘ di energie, ed ero vicino a Gomez: se avesse fatto un errore, lo avrei raggiunto. Comunque, non ho rimpianti: è stato difficile come sempre, ma non c’è molto che avrei potuto fare diversamente. I piloti più giovani stanno crescendo, per cui sono soddisfatto della seconda posizione.