Chi poteva vincere a Portimao, dove il 16 e 17 settembre si disputava il 10° round sui 13 previsti del circuito mondiale 2017? Ma il solito Jonathan Rea, ovviamente. Il pilota inglese della Kawasaki ha spazzato via gli avversari in entrambe le manche in cui era articolata la tappa, centrando una splendida doppietta: 11 vittorie nell’anno 2017 (e 19 piazzamenti sul podio) su 20 gare, e un carniere di 49 vittorie totali in carriera. Un grandissimo pilota, di un altro pianeta. Infatti, il campionato mondiale Superbike non è mai stato in discussione. Stupisce piuttosto che in vista del traguardo 2017, il “cannibale”, anzichè gestire le gare, spinge come un forsennato, sempre più forte, come un autentico schiacciasassi, che non vuol lasciare nulla agli avversari. Pertanto, alla luce di questo strapotere, Rea potrà festeggiare il terzo titolo mondiale consecutivo già nel prossimo round di Magny Cours, fra due weekend: gli basterà finire due volte terzo, in caso di successo del compagno Tom Sykes, lontano 120 punti su 150 che restano da assegnare. L’inseguitore (sic!) non ha preso il via a Portimao, per la frattura di mano e radio sinistro, rimediata dopo una caduta che ha fatto incendiare la sua Kawasaki. In verità, è a rischio anche per la gara in Francia. Ma si vedrà.

Pertanto, non avendo avversari in grado di creare grattacapi nelle prossime gare,  il 30enne nordirlandese della Kawasaki pensa ora a sfidare i fuoriclasse del passato: con 49 vittorie all’attivo ha ormai nel mirino i 52 trionfi del “mito” Troy Bayliss. Con tre round (sei gare) da disputare in Francia, Spagna e Qatar l’obiettivo verrà archiviato, si pensa, nel volgere di qualche settimana.

In “gara1” è scattato dal via primo e non si è più voltato indietro, quasi invisibile per gli avversari. Secondo Devies e terzo Melandri. In “gara2”, pur partendo dietro, è piombato in quinta posizione alla prima curva, al termine del primo passaggio era già terzo. Poi in poche curve si è sbarazzato anche di Eugene Laverty e Leon Camier: bene, lo spettacolo finiva qui. Secondo Michael Van der Mark, terzo ancora Marco Melandri.

Ma ora andiamo ad un’altra gara, quella del “nostro” Xavi Fores (Ducati), 31enne pilota spagnolo, in forza al Barni Racing Team di Calvenzano, capitanato dal patron Marco Barnabò. Per lui due manche completamente diverse. Bene la prima, dove è giunto nono, a 28 secondi dal vincitore. Male la seconda manche, dove ha rimediato un 13° posto, a oltre un minuto da Rea (colpa di una caduta al decimo giro, che ha compromesso la gara, quando era quinto!).

Ora, Xavi Fores è installato in settima posizione nella classifica di campionato, con 156 punti, a sole 10 lunghezze da Val der Mark (6°) e a 13 punti da Lowes, 5°. Quando mancano ancora sei gare (Francia, Spagna, Qatar), tutto può succedere. Magari di conquistare quella quinta piazza finale, che è alla portata del pilota spagnolo. E regalare al Barni Racing Team un risultato di prestigio, peraltro per un team privato.