Non solo Enduro e Regolarità: la Scuderia Fulvio Norelli del Moto Club Bergamo afferma la propria superiorità motoristica anche nel motocross d’epoca, siglando con l’ennesimo titolo italiano individuale una stagione ricca di soddisfazioni. Alfiere della squadra giallo-nera è il forte pilota bolognese Sergio Gandolfi, di Argelato (BO) che sul crossodromo Miravalle di Montevarchi (AR) ha affermato il suo dominio nel Motocross d’Epoca “Gruppo 5”, dopo aver condotto una stagione esaltante, che lo ha visto, nelle sette gare disputate, sempre al vertice della classifica. Merito anche della due ruote che aveva sotto la sella: una Beta 250, che ha fatto sfracelli, facendo proprio il titolo italiano di motocross d’epoca nella classe B (moto prodotte dal 1973 al 1975) e riportando alla vittoria la Beta a quarant’anni esatti dall’ultimo titolo vinto da Ivano Bessone.
Per gli addetti ai lavori, però, la vittoria di Gandolfi non suona come un’opera prima. Infatti, si tratta dell’ennesima vittoria, ultima di una lunga serie iniziata oltre 25 anni fa. Senza contare i tanti piazzamenti da podio conquistati nei vari campionati italiani e regionali corsi nella sua carriera. Sono ben 10 i titoli tricolori agguantati e messi nel carniere dal felsineo Gandolfi. Il primo tricolore risale al 1990, nel campionato Motorally UISP, mentre già l’anno seguente diventa campione nella medesima specialità in seno alla FMI. Dopo una pausa di dieci anni, ritorna in pista e non ce n’è per nessuno. In poco tempo, rimettendosi in sella e allenandosi con più regolarità, ricomincia a dominare nelle categorie dedicate alle moto d’epoca, sia nel Motocross, sia nella Regolarità, aggiudicandosi il titolo di Campione Italiano negli anni 2002, 2003, 2008, 2009, 2010 e 2011. Non c’è che da applaudire un campione così forte: si badi bene che Gandolfi è tutt’ora l’unico pilota ad aver conquistato il titolo nazionale in entrambe le specialità nel medesimo anno (è successo nel 2009).