Mercoledì 1° aprile ci ha lasciato Romualdo “Aldo” Consonni, artigliere alpino, capogruppo onorario del gruppo alpini di Clusone, ma soprattutto noto anche per la sua carriera sportiva. Negli anni ’50, ’60 e inizio ’70, infatti, era stato un campione di motoregolarità (poi Enduro), non solo a livello nazionale ma anche internazionale.

Nato a Ponte Nossa (BG) il 27 dicembre 1934, “Aldo” inizia l’attività agonistica nel 1953 conseguendo il “Brevetto Audax” con il Moto Club Bergamo, sodalizio al quale rimane fedele durante il corso della carriera. Dal 1965 partecipa alle annuali edizioni della Valli Bergamasche, in sella alla BSA 350 cc. che, grazie al suo fisico prestante, riesce a domare con maestria lungo gli impervi sentieri orobici.
Nel 1968 si laurea Campione Italiano motoregolarità. Nel 1969 si classifica 5° nella classe 500 cc al Campionato Europeo.
Viene selezionato quale componente della Squadra Nazionale Italiana e partecipa alle Sei Giorni del 1968 a San Pellegrino Terme, su Morini 175; del 1969 a Garmisch-Partenkirchen, in Germania, su Morini 175; del 1971 all’Isola di Man (GB), su Ducati 450; e del 1974 a Camerino (Marche), su Gilera.
Una volta ritiratosi dalle competizioni rimane comunque nell’ambiente della motoregolarità, prestando il suo prezioso operato come tracciatore di percorsi, vicedirettore di gara alla Valli Bergamasche e alla Sei Giorni di San Pellegrino Terme del 1986.
Nel 1977, la Scuderia “Fulvio Norelli” del MC Bergamo gli assegna l’”Oscar Norelli”, prestigioso riconoscimento istituito proprio quell’anno, con la seguente motivazione: «Romualdo Consonni si può considerare il rappresentante della Motoregolarità bergamasca che, dagli anni ’50 ad oggi, ha fatto scuola in casa e all’estero, conquistando allori prestigiosi nelle competizioni più impegnative come la Valli Bergamaschee la Sei GiorniInternazionale. Esempio per i colleghi e per i giovani che si accostano a questo magnifico sport che è la Motoregolarità».

 

Purtroppo, la situazione d’emergenza che ci sta colpendo in questo periodo, ci impedisce di tributargli l’estremo saluto, accompagnandolo alla sepoltura come avrebbe meritato. Gli dedichiamo, con tutto il nostro cuore e l’affetto, questo ricordo.
La Scuderia “Fulvio Norelli” è affettuosamente vicina alla figlia Marcella e alla famiglia in questo momento doloroso e triste.