Non poteva mancare. Chi è entrato nell’Olimpo dei “dakariani”, come Simone Agazzi, non può non fare un salto sulle spiagge francesi del Canale della Manica, per partecipare all’Enduropale du Touquet, la più grande corsa su sabbia al mondo, che raduna ogni anno oltre 2.500 piloti nei tre giorni dell’evento, con contorno di 300.000 spettatori. Del resto, è stato proprio l’inventore della “Parigi-Dakar”, il mitico Thierry Sabine, ad inventare “Le Touquet-Paris-Plage”. Giusto, quasi doveroso esserci. E così Simone Agazzi, dopo aver sbollito l’adrenalina del “Rally Dakar 2017”, che lo ha visto conquistare un’ottima 37^ posizione, ma soprattutto risultare il migliore degli italiani in gara (nella sua classe, la T1, ha chiuso in 19^ posizione), si è precipitato sulla Manica, ha sistemato la sua Honda sulla linea di partenza e via, si è lanciato in questa pazza corsa, dal grande fascino, un tempo chiamata “Enduro del Touquet”, ora “Enduropale”, ma conosciuta ancora oggi con il suo primo nome.
Degli oltre 2.500 piloti in gara, in rappresentanza di 14 diverse nazionalità, nutrito era il gruppo dei conduttori italiani: insieme a Simone Agazzi, c’era il compagno di team, l’RS Moto Honda Rally Team, il vertovese Giovanni Gritti, figlio del leggendario Alessandro Gritti, al suo secondo anno nel motorally, e i vari Micheluz, Mauri, Pettinari, Gilardi, Fesani, Maraldi e Uslenghi. Purtroppo, le infide sabbie dle Touquet non hanno lasciato scampo ai nostri piloti, soprattutto a Simone Agazzi, che al primo giro ha subito bruciato la frizione, peraltro proprio una particolare frizione rinforzata “made in USA” che stava testando sulla sua moto per questa gara. L’incidente ha frenato notevolmente le chance di Agazzi, che è rimasto attardato, per oltre 30 minuti, impegnato a sistemare la frizione.

“Questa è la mia terza partecipazione al Touquet, una corsa fantastica, incredibile, magica – spiega Simone Agazzi – L’ultima volta è stato dodici anni fa e, anche se avevo ancora addosso la stanchezza del “Rally Dakar 2017”, non ho potuto dire di no ad una corsa che è una “leggenda”, un appuntamento ambito da tutti i piloti che praticano il fuori strada. Peccato, per l’incidente, perché, considerando il tempo che ho impiegato per la sostituzione della frizione, avrei potuto chiudere la corsa un centinaio di posizioni più avanti, intorno al 400° posto: invece, sono arrivato al traguardo in 499^ posizione. Sono contento, invece, per il mio compagno di team Giovanni Gritti, che ha concluso la corsa al 257° posto, un bel risultato”.
Ad aggiudicarsi l’edizione 2017 dell’”Enduropale du Toquet” è stato il belga Daymond Martens, su Yamaha, che ha avuto la meglio sul compagno di marca Adrien Van Beveren, dopo una fantastica rimonta e un duello avvincente, sino agli ultimi minuti, quando entrambi i protagonisti sono scivolati sulla sabbia, tenendo tutti con il fiato sospeso. Terzo gradino del podio per Richard Fura su Honda Al francese Romain Dumontier, invece, il Merzouga Rally Challenge, con la possibilità così di debuttare sulle dune dell’Erg Chebbi (deserto marocchino) nel rally raid e imparare direttamente dal grande Marc Coma, che terrà dei corsi durante il Merzouga Rally.
Fondata nel 1975 dall’indimenticato Thierry Sabine – il padre della Paris-Dakar – l’Enduropale du Touquet è una delle più grandi manifestazioni offroad del mondo e richiama piloti provenienti dalla sfera del motocross, dell’enduro e del rally. Si tratta di un evento molto popolare nel mondo degli enduristi francesi, oltre che un’ottima palestra dove accumulare l’esperienza necessaria a partecipare al “Rally Dakar”. Quanto appreso sulla sabbia della costa francese, infatti, sembra essere un vantaggio per attaccare le dune del Sahara o di Atacama. L’esempio più recente è quello di Adrien Van Beveren – sesto al debutto alla Dakar nel 2016 e quarto quest’anno – che ha vinto le ultime tre edizioni dell’”Enduropale du Touquet”.
All’”Enduropale du Touquet” – che è anche la finale del Championnat de France des Sables – i piloti partono tutti insieme, aprendo il gas contemporaneamente sulla spiaggia per lanciarsi in una combinazione di motocross ed enduro.