Il GP di Aragon, in Moto2, regala la seconda vittoria in stagione al sudafricano Brad Binder (KTM), ma mette sul piatto di Francesco Bagnaia punti pesanti, in tema di classifica di campionato. Infatti, pur giungendo secondo alle spalle del pilota sudafricano, guadagna terreno sul suo più immediato inseguitore, l’altro pilota KTM, il portoghese Miguel Oliveira, che si deve accontentare della settima posizione. Quindi, un bel colpo per Binder una bella botta per Oliveira e un botto di punti per Bagnaia. Inoltre, terzo gradino del podio per Baldassarri.

Ma andiamo con ordine. Dopo una gara ad elastico fra Binder, Marquez e Bagnaia, con il quarto incomodo Baldassarri, il sudafricano della KTM allunga nel finale, precedendo il piemontese dello SKY Racing Team VR46 e l’italiano del PonsHP40. Quindi, dopo aver colto la prima pole in categoria ha completato l’opera conquistando la seconda vittoria stagionale; la chiave di volta della corsa nel finale, quando è riuscito ad imporre un ritmo che gli ha permesso lo strappo decisivo nei confronti dei due diretti avversari.

Per quanto riguarda la lotta mondiale, è molto contento Pecco Bagnaia che, partito dalla quinta casella, ha gestito al meglio la gara, salvo un pericoloso contatto con Binder che ha rischiato di mandare all’aria tutto il lavoro fatto: invece, un ottimo secondo posto, e festa per il centesimo gran premio. Il suo vantaggio in campionato è ora di 19 punti, vista la settima posizione finale di Miguel Oliveira, risalito dalla 18^ casella in griglia.

Completa il podio Lorenzo Baldassarri, che guadagna punti importanti nella lotta per la terza piazza in campionato. Medaglia di legno per Alex Marquez, che ha passato gran parte della corsa in testa con Binder, salvo poi subire gli attacchi dei due piloti azzurri, che l’hanno sopravanzato. Quinta piazza per Schrotter, davanti a Mir, Oliveira e Pasini, apparso in affanno, e solo ottavo sul traguardo, mentre chiudono la “top ten” Quartararo e Navarro.

“Il weekend perfetto” di Brad Binder e di Pecco Bagnaia fa invece il paio con l’opaca prestazione dei due piloti del Team Italtrans Racing: solo ottavo Mattia Pasini che, dopo una metà di gara installato nelle  posizioni di vertice (ma mai in testa), si è visto superare sistematicamente da Baldassarri, Schrotter, a Mir e Oliveira. Solo 16°, fuori dalla zona punti, il selvinese Andrea Locatelli, che corre un tira e molla con i vari Nagashima, Gardner, Lowes (poi, uscito di pista); poteva essere 15°, ma nel finale ha dovuto cedere una posizione per errore sui limiti, a vantaggio di Nagashima.