Il Campionato Mondiale Enduro 2019 è ripartito in Germania, a Dahlen, in quella vecchia terra dell’ex-DDR, la Sassonia, con fondo piatto, sabbioso, il solito terreno tedesco. Ed è partito da come era più o meno finito lo scorso anno e come agli Assoluti d’Italia: dominano i piloti inglesi.

In Gara1, infatti, a svettare più in alto di tutti è Steve Holcombe (Beta) primo nell’Assoluta della EnduroGP e nella classe E3, precedendo Dany McCanney (TM) e Brad Freeman (Beta-Boano).
Dei piloti italiani il miglior è stato Andrea Verona (TM) vincitore della Junior e primo nella EJ1. Quarto Emanuele Facchetti (E50 Racing di Simone Albergoni), nella EJ2.

Tra gli Youth splendida seconda posizione per Claudio Spanu (Husqvarna-Osellini) e terza per Matteo Pavoni (Berta-Boano).
Nella E1 dietro a Freeman, secondo gradino del podio per Matteo Cavallo (Sherco) e terzo per il bergamasco di Petosino Thomas Oldrati (Honda-RedMoto), con il camuno di Darfo Davide Guarneri (Honda-RedMoto) quarto, nonostante una brutta caduta in prova speciale, e lo stezzanese Rudy Moroni (KTM-Farioli) quinto.

Nella E2 vinta da Loic Larrieu (TM), il sebino di Costa Volpino Giacomo Redondi, con l’Husqvarna del Team JET-Zanardo, ha chiuso quinto. Solo nono Alex Salvini (Honda-RedMoto), ritardato da una penalizzazione di 4 minuti per essere stato costretto a sostituire un manicotto in gomma dell’impianto di raffreddamento che si era rotto, pur essendo nuovissimo. Peccato, perché Salvini, sulle tredici speciali disputate, ha vinto tre prove.

Anche in Gara2 dominio di Steve Holcombe, del Beta Factory, che fa doppietta, vincendo la sua categoria (E3) e la EnduroGP.

Brad Freeman, il giovane pilota del Team Beta Boano, si aggiudica anche la seconda giornata della E1, con un buon margine su Davide Guarneri, buon terzo, e Thomas Oldrati, discreto quarto, entrambi su Honda Red-Moto.

Nella E2, dopo la sfortunata prova n°1, il bolognese Alex Salvini (Honda Red Moto) conquista una meritata seconda posizione, dopo aver combattuto con le unghie e con i denti il duello insieme ad Eero Remes (Yamaha Johansson MPE), che è riuscito a spuntarla per una manciata di centesimi (13), aggiudicandosi la leadership della E2 ed un quarto posto in assoluta.

Gara sfortunata per Christophe Nambotin (Gas Gas Factory Team) e Giacomo Redondi (Team JET Zanardo). Il primo rompe il cambio, mentre Jack Redondi, causa una botta al selettore del cambio, è costretto al ritiro proprio all’ultimo chilometro nell’ultima speciale dell’ultimo giro.

Buona anche la prova di Matteo Pavoni (Team Beta Boano) che dopo il terzo posto di Gara1, in Gara2 conquista la seconda posizione nella Youth; dietro a lui Claudio Spanu (Team Osellini Husqvarna), primo su tutti Hamish MacDonald (Sherco CH Racing).

Un pimpante Andrea Verona (Tm Racing Factory) vince la J1 e l’assoluta della classe Junior, davanti a Wil Ruprecht (Yamaha Johansson MPE) e Theophile Espinasse (Sherco Academy). Migliora il trevigliese Emanuele Facchetti, terzo nella EJ2.