“Costante”. Questo l’aggettivo coniato da Federico Maffioli di Motor Box per giudicare la prova del pilota spagnolo Xavi Fores nella tappa olandese del Mondiale Superbike. “Voto 7”. E questo il voto dato ai due piazzamenti ottenuti nelle due gare di Assen, svoltesi il 29 e 30 aprile. Una bella soddisfazione per l’alfiere del Barni Racing Team di Calvenzano che, in sella alla Ducati Paginale R, è stato ancora tra i migliori piloti e, di conseguenza, l’artefice del successo della sua squadra: infatti, la formazione bergamasca, almeno nella gara di sabato, è stata preceduta solo dagli squadroni di Kawasaki e Ducati, mettendosi così alle spalle tutti gli altri team ufficiali.

Sabato, infatti, in “gara 1” ha centrato con grande merito un ottimo quarto posto, dietro ai vari Jonathan Rea, Tom Sykes e Marco Melandri (un approccio di gara veramente al fulmicotone: sigla il settimo tempo in qualifica, poi chiude quarto “gara 1”).

Ma andiamo con ordine. Grazie alla Superpole, che gli è valso un settimo tempo di qualifica, il 30enne Xavi Fores parte dalla terza fila, riuscendo a restare a lungo nelle prime posizioni, a smanettare insieme ai grandi delle scuderie “ufficiali”; alla fine, chiude con un eccezionale quarto posto.
Domenica, invece, pur partendo in pole position, non è riuscito a replicare l’ottima prestazione, accontentandosi alla fine della tredicesima posizione. Peccato!

Come detto, Fores partiva dalla pole, è stato con i primi sino quasi a metà gara, per poi precipitare nelle retrovie, nelle zone basse della classifica, forse a causa di un’errata scelta di gomme. Nessun problema. Quello che ha fatto vedere in “gara 1” ha del fantastico, e da qui si deve lavorare.

Il Barni Racing Team di Calvenzano si conferma, quindi, un top team, il primo dei team privati. Applausi al patron Marco Barnabò. Certamente, molto del merito va a questo pilota spagnolo, che punta al quinto posto in classifica, subito dietro agli ufficiali Kawasaki e Ducati.

Tornando alla gara. Il nordirlandese Jonathan Rea chiude l’appuntamento olandese con l’ennesima doppietta di quest’anno. Il campione in carica, qui ad Assen, è stato un martello pneumatico: su questo tracciato conquista la sua settima vittoria consecutiva; e adesso, in classifica, contando su sette vittorie e un secondo posto finale, è primo a 64 lunghezze da Sykes e ben 84 da Davies. Roba da cominciare a pensare che anche quest’anno il nordirlandese abbia già il “titolo 2017” esposto nella sua bacheca. Ok, la Kawasaki ufficiale qui fa sicuramente una gran differenza: l’impressione è che lui in sella alla sua ZX-10R abbia davvero il controllo totale.