Si dice Lombardia, ma si pronuncia Bergamo. La 7^ edizione del Trofeo delle Regioni di Minienduro – Memorial “Felice Manzoni”, in programma il 3 settembre, a Maser, in provincia di Treviso, vedrà la formazione della Lombardia composta in larga parte da piloti bergamaschi, peraltro tutti affiliati al Motoclub Bergamo. Il Comitato Regionale Lombardia, infatti, ha selezionato nei giorni scorsi i componenti delle due squadre designate come portacolori della Lombardia.

Ebbene, cinque piloti su otto sono bergamaschi. Ecco, chi sono i giovani piloti che difenderanno il titolo ottenuto nel 2016 saranno:

BOCCONI Andrea M.C. Bergamo
BOCCONI Stefano M.C. Parini
CAGNONI Simone M.C. Bergamo
GIOACHIN Alessio M.C. Misinto
PASINETTI Marco M.C. Bergamo
SERVALLI Francesco M.C. Bergamo
VERZEROLI Manuel M.C. Bergamo
ZAMPATTI Francesco M.C. RS’77

Il responsabile della spedizione sarà Armando Sponga, coadiuvato da Fabrizio Marangoni.

Come detto, la squadra della Lombardia deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno, peraltro già vittoriosa nel 2015 e nel 2014. Ma attenti, l’Albo d’Oro del Trofeo delle Regioni MiniEnduro “Felice Manzoni”, dalla sua nascita, ha visto trionfare solo due sole regioni, la Lombardia e il Veneto.

 

A guidare la “pattuglia orobica” sarà Francesco Servalli, classe 2002, su Yamaha 125, che dopo il titolo 2016 nella classe aspiranti 50, quest’anno ha conquistato un’onorevole piazza d’onore nella classe mini125. Con lui, Andrea Bocconi, classe 2004, su Husqvarna 85; Manuel Verzeroli, classe 2005, su KTM 85; Simone Cagnoni, classe 2007, su KTM 65; Marco Pasinetti, classe 2007, su KTM 65.

Da battere saranno soprattutto le squadre di Veneto, Umbria, Toscana (seconda lo scorso anno) e Friuli Venezia Giulia (terza lo scorso anno). Lo scorso anno, a Rapolano Terme, era ben 14 le rappresentanze regionali, che sono scese in campo per sostenere i propri colori; nell’ordine, Sardegna, Puglia, Liguria, Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna, Campania, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Veneto, Sicilia, Marche, Lombardia e Toscana; alcune regioni, poi, anche con due o tre squadre, a dimostrazione del grande movimento che ancora sa offrire l’enduro, in particolare fra i giovanissimi.