Passa agli archivi la “Sei Giorni Internazionale di Enduro 2025”, che ha visto come epicentro delle gare Bergamo e le sue valli.

A un mese dalla bandiera a scacchi che ha decretato la vittoria delle formazioni azzurre, nel Vaso e nel Trofeo, ma soprattutto la vittoria del grande movimento dell’enduro, che ha portato sui sentieri bergamaschi oltre 700 piloti, in rappresentanza di motoclub, scuderie e team, e decine di migliaia di appassionati, il Motoclub Vertova, espressione più alta della moto-regolarità, terra di elezione di campioni pluri-affermati, sodalizio fra i più impegnati nell’organizzazione della “Six Days”, ha chiamato a raccolta giovedì 2 ottobre, forte della collaborazione dell’amministrazione comunale, tutti gli aficionados della moto-regolarità e dell’enduro, per un resoconto della manifestazione, dal titolo “Sei Giorni di enduro a Vertova, ieri, oggi e domani”. E la risposta non si è fatta attendere, con la sala del Centro Culturale “Testori” (ex-convento), gremita in ogni ordine di posti, con spettatori anche fuori dalla sala, a dimostrazione della grande presa che ha il motociclismo delle ruote artigliate.
A fare gli onori di casa, il sindaco di Vertova Riccardo Cagnoni che, durante il passaggio a Vertova della “Sei Giorni” a dimostrazione del suo impegno nella manifestazione, è stato di assistenza al Controllo Orario, in Piazza Vittorio Veneto. Per questo, lunghi applausi.

Presentati da Max Segale, referente di Soloenduro.it, i piloti di un tempo, quelli che hanno fatto grande la moto-regolarità negli anni ’60, ’70 e ’80, sono sfilati in passerella sul palco, intervistati uno ad uno, offrendo aneddoti della loro storia personale e motociclistica: Dino Gualdi, Franco Gualdi, Giuseppe Signorelli, Franco Gritti, Pasquale Bernini, Carlo Paganessi, Pierluigi Rottigni, Elia Andrioletti, Osvaldo Scaburri, Angelo Signorelli.
Poi, è toccato al “regista” della tappa vertovese della “Sei Giorni”, il presidente del Motoclub Vertova, Sergio Grassi, autentico factotum, instancabile organizzatore e “risolutore” di problemi.

E, quindi, al presidente del Motoclub Bergamo, Giuliano Piccinini, che ha illustrato il difficile percorso di avvicinamento alla “Sei Giorni”, durato un anno, fra permessi, autorizzazioni, incontri con le istituzioni, contatti con la Federazione Internazionale di Motociclismo.

Una persona che ha dato l’anima, a braccetto con Grassi, i volontari del MC Vertova e il Consiglio Direttivo del Motoclub Bergamo, per la buona riuscita dell’evento. Da lui la comunicazione dei tanti apprezzamenti ricevuti dalle federazioni straniere.
Sul palco, poi, il presidente della Comunità Montana Valle Seriana, Giampiero Calegari; e Franco Acerbis, main sponsor della “Sei Giorni”.
Quindi, i giovani piloti del minienduro: Gabriel Grassi, Simone Cagnoni, Mattia Cagnoni, Cristiano Busatta, Luca Suardi. Il campione di motorally Giovanni Gritti, di Vertova. Il seriano di Parre Manuel Verzeroli (TM Team Boano).

E soprattutto due degli artefici (gli altri sono stati Morgan Lesiardo e Andrea Verona) del successo della nazionale italiana alla “Sei Giorni”, Manolo Morettini (di Vertova, in forza al Moto Club BBM Racing) e Samuele Bernardini (toscano di Arezzo, del MC Lago d’Iseo e del Team Honda RedMoto), premiati con omaggi e riconoscimenti.
Una grande festa del motociclismo, che ha ricevuto ampi consensi, terminata con un rinfresco, offerto dall’associazione Anziani e Pensionati di Vertova
