28 agosto 2016

L’enduro è di casa a Bergamo. E ancora una volta marca il segno in modo indelebile, peraltro in una manifestazione organizzata in Bergamasca. E’ capitato lo scorso 27 agosto, a Gorle, in occasione della 12^ edizione dell’Enduro Alpini Gorle, gara ormai classica nel panorama agonistico nazionale, ideata e fortemente voluta dal cinque volte campione del mondo di enduro e ambasciatore della specialità, Giovanni Sala, che si è avvalso di una organizzazione impeccabile, curata nei minimi dettagli dal Gruppo Alpini Gorle, in collaborazione col Motoclub Chieve e il Motoclub OffRoad Berghem, unitamente al gruppo dei supporters di Giò Sala. Il tabellino-gara, infatti, ha fatto registrare un evidente dominio bergamasco, con tutti i tre gradini del podio occupati da portacolori “made in Bergamo”. Ad imporsi, aggiungendo così il proprio nome al prestigioso albo d’oro della manifestazione, è stato il pilota stezzanese del Team KTM Farioli e portacolori del Motoclub Spoleto Rudy Moroni, che ha messo alle spalle l’attesissimo, perché partito con i favori del pronostico, Thomas Oldrati, alfiere della Husqvarna (300 2t “open”), peraltro già andato a segno a Gorle. Terzo gradino del podio per il vertovese Mirko Gritti, fresco campione italiano senior di enduro 2016, anch’egli su Husqvarna (300 2t “open”), del Team Jolly Zanardo, che aveva già vinto a Gorle nel 2011.
Per Rudy Moroni l’ennesima prova di forza, su un tracciato impegnativo e selettivo, che ha messo a dura prova i suoi garretti, ma facilitato nel compito da una potente KTM 250 4 tempi “open”, preparata dal Team Farioli, che ha la sua factory proprio a Gorle.
Da segnalare il quarto posto di Robert Malanchini e la quinta piazza di Andrea Belotti, entrambi su KTM. Solo ottavo Simone Albergoni, su Kawasaki, vincitore dell’ultima edizione dell’Enduro Alpini Gorle, svoltasi nel 2014.
La manifestazione, allestita nel centro sportivo del comune di Gorle, ha offerto un ricco menu di specialità: moto d’epoca, bicilindrici 1.000 cc, mini-enduro, sidecar e quad. Ebbene, ad esaltare il pubblico è stato lo scanzese Maurizio Cecconi, esperto ex-dakariano, che ha dominato la gara dei bicilindrici 1.000 cc, conquistando anche il secondo posto nella finale delle moto d’epoca, preceduto soltanto a Luca Murer.
Molto seguita, alla luce dei tanti aficionados della regolarità e dell’enduro in Bergamasca, proprio la gara delle moto d’epoca, che ha visto Tiziano Pozzi guadagnare il terzo posto, mentre la quarta piazza è stata appannaggio dell’inossidabile Alessandro Gritti. A seguire, Andrea Stucchi, Pieralberto Picotti, Alessandro Pierannunzi, Roberto Perere, Renato Ghisalberti, Lorenzo Troian, per uan “decina” che ha regalato “passaggi” entusiasmanti e avvincenti.
Nei quad, poi, successo di Enzo Barbetta; nei sidecar, vittoria del tandem Marco Ceresa e Hotmar Pozzi; nel mini-enduro, prima piazza per Simone Angeretti. Inoltre, il Memorial Nicola Arizzi, sugli scudi i piloti del Motoclub OffRoad Berghem, ha visto primeggiare Alessandro Devecchi.
Da segnalare, come sempre, la valenza solidale della manifestazione promossa da Giovanni Sala. I fondi raccolti sono stati destinati per iniziative benefiche, soprattutto per la missione di suor Isolina, in Mauritania.