Peccato. Poteva essere, ma non è stato. In quella che è stata anticipata come la “giornata dei primati” per Mattia Pasini, (Mattia Pasini che non partiva dalla pole dal GP d’Australia del 2007, in 125; Mattia Pasini, 31 anni, come pilota più vecchio ad aver conquistato la pole nella “middle class”, peraltro al suo 200° GP), il 31enne pilota riminese, portacolori dell’Italtrans Racing Team ha fatto e disfatto come voleva il GP della Repubblica della Ceca in Moto2. Una “gara matta”, hanno detto in TV; una gara partita in un modo e finita in un altro, prima in condizioni da asciutto, con Mattia Pasini vero martello finchè a metà gara non è stata esposta la bandiera rossa per l’improvvisa pioggia sul circuito, poi alla ripartenza quello che non ti aspetti: Mattia Pasini a gambe all’aria, e mani in testa, per l’incredulità, da parte dei tecnici dell’Italtrans Racing Team, proprio quando stavano per assaporare la vittoria, visto il passo che stava tenendo il loro pilota. Invece, una scivolata, la caduta in curva e un’arrabbiatura che quasi trapassava lo schermo, quando le telecamere inquadravano ai box Mattia Pasini che scuoteva la testa.

Peccato. Veramente peccato. Sembrava un dominio Italtrans Racing Team: la prova di forza fatta vedere da Mattia Pasini negli otto giri in cui si è disputata “gara1” era manifesta. Poi, però, è cominciato a piovere ed è cambiato tutto. Gara “stoppata”.  Si riparte con i primi sette giri utili solo per definire il nuovo schieramento di partenza.

E’ giusto segnalare, in questa prima fase, la buona prova dell’altro pilota Italtrans Racing Team, Andrea Locatelli. Il 20enne pilota selvinese, infatti, partito in griglia in 20^ posizione è riuscito a risalire fino alla 15^ casella, spuntando quinti al quinta fila in griglia, nel momento in cui si è dovuti riassettare il tutto per “gara2”.

Ebbene, si è ripartiti per un “mini-GP” di soli sei giri con Pasini ancora in pole. Nulla faceva presagire un epilogo così nefasto (anche perché Pasini è stato l’unico a cadere…). Ma ecco quello che non ti aspetti, la caduta, il sogno che si infrange sull’asciutto della “gara2”, mentre era all’inseguimento di un forsennato Thomas Luthi (carXpert Interwetten–KALEX) che, partito alla grande (superando tre piloti in staccata), si ritrova in fuga, allunga e si invola, nel miglior modo possibile ed in una maniera totalmente inaspettata. E poi via, come un martello fino al traguardo.

In una corsa “sprint” di soli 6 giri, il pilota svizzero centra da indiscusso dominatore la prima vittoria stagionale, nel contempo dimezzando lo svantaggio in classifica da Franco Morbidelli, soltanto ottavo nella manche decisiva.

Un successo preziosissimo ai fini-campionato per il portacolori carXpert Interwetten, decisamente il più veloce al restart. A seguire, Alex Marquez (KALEX Marc VDS) e Miguel Oliveira (Red Bull KTM Ajo), per un podio dai valori in campo diametralmente opposti rispetto a quanto offerto dalla prima “heat“.

Dunque, occasione mancata per Mattia Pasini e l’Italtrans Racing Team, ma grande consolazione per i colori bergamaschi con Andrea Locatelli che, se anche poteva fare di più (è stato superato dalla wild card Joe Roberts), ha comunque realizzato la sua miglior prestazione del 2017: in una “gara matta” è riuscito, con quella che potremmo dire sagacia tattica, a conquistare la 13^ posizione. E’ la seconda volta che il pilota selvinese va a punti (dopo il GP di Catalogna): ora altri 3 punti “mondiali”. E in tutto fanno 5. Ora è in 27^ posizione. Ma, diciamolo pure, è una posizione che non gli si addice. Merita di più. Stante la sua forza, deve stare nella “top 20”.

Le prossime otto gare di campionato (la prossima è il 13 agosto, in Austria, nel Red Bull Ring) sono determinanti per qualificare la sua forza, quella di un “rookie” certamente, ma anche di un bel pilota.